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    Scala dei Turchi

    Costone roccioso che con la propria pietra candida e segnata a gradoni dal mare e dal vento rende la costa di Realmonte unica al mondo.

    Così denominata per via della sua forma che richiama quella di una scalinata sulla quale la leggenda vuole che, durante il periodo delle incursioni saracene, i turchi salissero a perpetrare i loro saccheggi. Essa si erge tra la spiaggia e le colline che limitano la costa stessa, formata da marna dal caratteristico colore bianco, reso abbagliante dalla luce del sole, le acque sottostanti sono di straordinaria limpidezza e trasparenza.

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    Andrea Camilleri descrizione della Scala dei Turchi nel suo libro la prima indagine di Montalbano

    Il profilo della parte più alta della collina di marna candida s'incideva contro l'azzurro del cielo terso, senza una nuvola, ed era incoronato da siepi di un verde intenso. Nella parte più bassa, la punta formata dagli ultimi gradoni che sprofondavano nel blu chiaro del mare, pigliata in pieno dal sole, si tingeva, sbrilluccicando, di sfumature che tiravano al rosa carrico. Invece la zona più arretrata del costone poggiava tutta sul giallo della rina. Montalbano si sentì sturduto dall' eccesso dei colori, vere e proprie grida, tanto che dovette per un attimo inserrare l' occhi e tapparsi le orecchie con le mano. C'era ancora un centinaio di metri per arrivare alla base della collina, ma preferì ammirarla a distanza: si scantava di venirsi a trovare nella reale irrealtà di un quadro, di una pittura, d'addivintare lui stesso una macchia - certamente stonata - di colore. S'assittò sulla sabbia asciutta, affatato».